Sito dedicato all'attività teatrale di Luca Tironzelli
Aedo, nell'antica Grecia, era il cantore professionista, di canti epici, che accompagnava la sua narrazione con la cetra. Era una figura sacra, considerato un profeta, tradizionalmente ritratto come cieco in quanto, essendo tale, non veniva distratto da niente e da nessuno e affinando le capacità sensibili poteva entrare in contatto direttamente con la divinità (attraverso gli occhi dell'anima) che lo ispirava; sviluppava quindi una capacità metasensibile (oltre i sensi).
La sapienza che possedeva rendeva la capacità fisica di vedere superflua. Era un "invasato", aveva il dio dentro, le Muse parlavano attraverso di lui. Come moderni cantori, noi, nuovi aedi, siamo messaggeri di un mondo via via sempre più sconosciuto e lontano, il mondo dell'anima. Le parole che usiamo, non esprimono concetti, ma risvegliano un sentire, profondo, antico; non si comprendono con la mente, ma col cuore, in maniera diretta e immediata. |
Per questo le parole dei nuovi aedi, come nell'antichità, sono sempre indissolubilmente legate alla musica. La musica le sostiene, le avvolge, le trasporta, le carica dell'energia necessaria a penetrare in quel mistero profondo dove l'uomo, ritrovando la sua natura originaria, si scopre Dio. I nuovi aedi sono strumenti nelle mani di un'energia universale, trascendente. Per mezzo loro l'Amore parla. Come sciamani, usano le parole in senso rituale, per il loro potere incantatorio.
Una sola forma possibile quindi poteva unire la potenza evocatrice della parola a quella della musica: il melologo. Questo sito è dedicato all'attività teatrale di Luca Tironzelli, attività volta alla scoperta/ri-scoperta del legame tra poesia e musica, attraverso i suoi melologhi e monologhi con musica. |